Aromaterapia e il Gatto


Molti amanti dei rimedi naturali si chiedono se questi possano essere utilizzati anche sui loro animali domestici.


Ci sono diversi studi che avvallano questa idea e diverse persone stanno utilizzando gli oli essenziali con successo, a partire dall'indigestione, fino anche a disturbi molto più importanti.


C'è un MA! E' molto importante capire che gli animali hanno un metabolismo diverso dagli esseri umani, quindi bisogna utilizzare ancora più cautela che con le persone... più ancora che con i nostri bambini!


Un esempio è il gatto, che possiede dei particolari molto sorprendenti:



  • E' estremamente sensibile agli odori e, nonostante la sua superficie olfattiva sia piccola, non conta meno di 70 milioni di cellule recettive e 20 cmq di mucosa olfattiva contro i 5 milioni e i 4 cmq dell'uomo!
  • Possiede un organo particolare, situato tra il palato e il naso, l'organo vomero-nasale o organo di Jacobson, che gli permette quel comportamento bizzarro chiamato Flehmen: fa rientrare l'aria in questo passaggio col fine di individuare i feromoni. Sovraccaricare questo organo con un olio essenziale può destabilizzare il gatto e renderlo aggressivo o, al contrario, apatico.
  • Gli manca un enzima epatico, la glucuronosiltransferasi dei fenoli, che permette la trasformazione e l'eliminazione dei fenoli (naturali o chimici, come il paracetamolo, l'aspirina...) attraverso la bile o le urine. Perciò l'eliminazione degli oli essenziali contenenti fenoli è lenta, e vuol dire che, ad esempio, ci potrebbero volere 3 giorni per eliminare una certa quantità di olio essenziale, mentre altre specie potrebbero metterci solo 6 ore. Se la dose è forte, o la durata della somministrazione è lunga e senza pause, si rischia di avere un sovraccarico ed epatite tossica. 
  • Il gatto si lecca per fare la sua toelettatura, perciò tutti i prodotti polverizzati sul pelo saranno in parte ingeriti. Se la dose somministrata è importante, non soltanto si rischia che sbavi o vomiti, ma si rischia che il suo fegato ne soffra. Bisogna tener conto della composizione dell'olio essenziale che si desidera applicare, ed evitare quelli contenenti dei fenoli (carvacrolo, timolo, eugenolo...), e limitare quelli contenenti dei chetoni (verbenone, menthone, piperitone, thujone...) o degli aldeidi aromatici (cinnamaldeide) ma privilegiare quegli contenenti degli alcoli (linalolo, thujanolo, mentolo, terpinen-4-olo...) o degli ossidi (1,8 cineolo).

In che modo, dunque, si possono utilizzare gli oli essenziali col gatto?


Uso Aromatico:

Il modo più pratico è la diffusione con un diffusore ad ultrasuoni. Le vibrazioni creano un movimento nell'acqua, senza scaldarla, che permette, tramite una dispersione di vapore freddo, di disperdere nell'ambiente gli oli essenziali, senza alterarne la composizione chimica. Bruciare un olio essenziale potrebbe alterarlo diminuendo la sua efficacia, nel caso migliore, ma anche renderlo tossico!
Anche mettere una goccia di olio essenziale in un pentolino di acqua molto calda ma non più sul fuoco è un ottimo modo per diffondere l'olio, nel caso in cui non si abbia a disposizione un buon diffusore ad ultrasuoni.

Si raccomanda, quando si ha un gatto in casa, o un qualsiasi animale, di utilizzare meno olio nel diffusore di quanto se ne userebbe senza questi animali.
E' importante capire se quel determinato odore può innervosirlo, quindi si può vedere la reazione a quel determinato aroma, aprendo la bottiglietta in sua presenza. Se l'animale non risulta infastidito, ma rimane tranquillo o addirittura si avvicina curioso, allora è un odore che non lo infastidirà.

Uso Topico:

In questo caso, si ricorda che il gatto è molto piccolo, quindi è importante utilizzare molto meno di una goccia.
Si può diluire una goccia di olio essenziale in 15 ml di olio vettore e utilizzarne solo una piccola parte per curare il disturbo del nostro pelosetto. E comunque applicare l'olio con dolcezza, senza forzatura, perché se la prima volta si ribella, le altre volte non si farà del tutto prendere, appena sente l'odore, e non sarà più possibile curarlo con questi metodi naturali.

Un punto utile, ri rapido assorbimento, è lo spazio tra il pollice e il polpastrello. Un buon consiglio è aspettare che abbia già fatto la sua toelettatura, quindi non si correrà il rischio che si lecchi o strusci l'olio essenziale vicino agli occhi.

Un modo pratico per applicare l'olio sul pelo del gatto è quello di ungersi la mano e accarezzarlo, così che associa l'odore con un momento piacevole.
Un altro metodo è mettere una goccia di olio sul collare o su una bandana e legarla intorno al suo collo.


Per delle ferite o comunque delle lesioni localizzate, si può utilizzare un cotton fioc. L'olio essenziale è estremamente volatile e si assorbe molto velocemente attraverso la pelle, perciò il rischio di ingestione è veramente improbabile. Naturalmente si deve aspettare che il gatto abbia già pulito la sua ferita con la propria saliva, in modo da rendere improbabile che lo faccia dopo l'applicazione dell'olio e, comunque, dopo la cura, bisogna cercare di impedirgli di farlo per almeno 10 minuti.

Il posto ideale per mettere una goccia di olio essenziale, come nel caso di oli antiparassitari, è dietro al collo e dietro le orecchie, dove non è capace di leccarsi. Gli oli essenziali penetrano molto rapidamente nel tessuto sottocutaneo ed entrano nel flusso sanguigno.

Utilizzare un olio puro può irritare la pelle, perciò si suggerisce di diluirlo in alcool, che evapora più velocemente dell'olio essenziale, o anche con un olio vegetale, ma si rischia che il pelo diventi appiccicoso. Si possono utilizzare altre sostanze, ma questo ne altererà sicuramente la velocità di assorbimento.

E' consigliabile non utilizzare l'olio essenziale tutti i giorni, bensì farlo 3-5 giorni su 7, in modo da evitare la saturazione del fegato o l'irritazione della pelle.

Uso Orale:

E' la via più delicata, non solo perché il gatto non l'ingerisce facilmente, ma anche perché la metabolizzazione dell'olio essenziale è più lenta. L'assunzione orale dell'olio deve essere riservata ad affezioni virali o nei casi in cui la medicina veterinaria è impotente.

L'assunzione orale degli oli essenziali deve anche rispettare le "finestre terapeutiche", cioè lasciare l'organismo a riposo dai 2 ai 4 giorni a settimana, e quindi non dare oli essenziali che per 3-5 giorni a settimana. Infine, questa via di assorbimento dee essere riservata a malattie gravi, per valutarne l'effetto "rischio/beneficio".


RICETTE UTILI:
La melaeuca è uno degli oli essenziali più utilizzati sui gatti, ma è anche uno dei più pericolosi perchè contiene anche fino al 40% di un fenolo, il terpinen-4-olo. Va diluita moltissimo. Mai usarla pura o metterla nel diffusore.
Mai lasciare un gatto chiuso in una stanza dove si diffonde un olio essenziale. Mai usare un olio essenziale se si vede che già da lontano questo odore infastidisce il gatto!
  • Spray repellente per insetti: In 98 ml di alcol a 70° o meglio a 90°  diluire 2 ml di oli repellenti: 0.5 ml di citronella, 1 ml di lavanda, 0.5 ml di geranio.
    Applicare una volta al giorno 1 o 2 gocce per abituarlo all'odore lentamente. In seguito aumentare fino a massimo 8 gocce al giorno.
    Si può applicare sul pelo o spruzzare sul collare o una bandana, una volta al giorno e 5 giorni su 7.
  • Spray disinfettante: In 97 ml di alcool aggiungere 3 ml dei seguenti oli essenziali: 1 ml di Melaleuca, 1 ml di Lavanda e 1 ml di Eucalipto. Spruzzare 2-3 volte al giorno nel luogo da disinfettare.
  • Spray per l'ambiente: Per un ambiente tranquillo e rilassante si può diffondere in tutto l'abitato uno spry contenente i seguenti ingredienti: 97,5 ml di alcool, 1,5 ml di olio essenziale di arancia, 1 ml di lavanda e 0,5 ml di ylang ylang.
  • Spray inalatorio: Per raffreddore, coriza, bronchite ed altre affezioni respiratorie, bisogna mescolare oli essenziali antivirali, antibatterici, espettoranti, mucolitici e che stimolino il sistema immunitario. La lavanda, l'incenso, il limone sono tra questi.
  • Tigna: Diluire in 28 ml di alcool 2 ml di melaleuca. Ci sono diversi oli antimicotici, ma essi sono ricchi di fenoli, aldeidi e chetoni.
  • Infezione auricolare: Per un'infezione alle orecchie, che sia batterica, micotica o da parassiti, si può creare un gel a base di aloe, olio di jojoba e olio essenziale. In 95 g di base oleosa o gel naturale, aggiungere 15 gocce di lavanda e 20 gocce di melaleuca. Massaggiare dolcemente sulle orecchie e rimuovere l'eccesso per impedire che il gatto ne mangi.
  • Ferita da morso o altra ferita infetta: Tintura madre di calendula officinalis con dentro al massimo il 2% di oli essenziali di lavanda melaleuca e chiodi di garofano. Un esempio: mescolare in una bottiglietta vuota da 2 ml (io consiglio a chiunque di averle in casa per creare le proprie miscele) 18 gocce di lavanda, 18 gocce di melaleuca e 4 gocce di chiodi di garofano. In un cucchiaino versare 20 gocce di tintura madre di calendula, aggiungere una goccia o due (dalla fialetta piccola le gocce sono più piccole delle gocce normali) di miscela. Con un cotton fioc passare la miscela sui bordi della ferita infetta, senza entrare all'interno della ferita.
    Un sostituto efficace dei chiodi di garofano è l'incenso. In questo caso si metterebbero 15 gocce di lavanda, 15 gocce di melaleuca e 10 gocce di incenso nella fialetta da 2ml.

Oli Utili:

Ecco un elenco di oli utili per i vari disturbi del gatto, sempre tenendo conto delle norme che sono state dette sopra. Si ricorda che l'origano è ricco di carvacrolo e la Menta piperita ricca di menthone e piperitone e la Cannella (contenuta in On Guard contiene cinnamaldeide, perciò una diluzione deve essere almeno allo 0,1% (1 goccia su 1000).
Ricordo, inoltre, che si devono usare con la stessa cautela con cui li useremmo su un neonato! Anzi, di più!

Oli singoli:
  • Elicriso: Sanguinamento, problemi al fegato, danno ad un nervo, ferite.
  • Incenso: Ansia, colite, infiammazione, infezioni, morsi di insetto-serpente, cicatrice, tumori (cisti, tumori benigni, tumori maligni), verruche.
  • Lavanda: Ascessi, ansia, allergie, bruciature, congiuntivite, infiammazioni, tumori, vertigini, ferite.
  • Limone: Ansia, equilibrio elettrolitico, stimola il sistema immunitario, infezioni, stimola ed equilibra il sistema linfatico, rinforza gli artigli.
  • Melissa: Ansia, tosse cronica, depressione, influenza, herpes, supporto immunitario.
  • Menta piperita: Asma, bronchite, diarrea, febbre, colpo di calore, infiammazione, dolori muscolari, ulcere.
  • Origano: Bronchite, raffreddore, infezioni, MRSA (Stafilococco), Streptococco, Tigna.
Miscele di oli essenziali:
  • Miscela da Massaggio: Disturbi circolatori, Colpo di calore, dolore muscolare da super lavoro.
  • Miscela Equilibrante: Ansia, dolori articolari (aggiungere Citronella e Miscela Miorilassante).
  • Miscela Balsamica: Asma, allergia, raffreddore, colpo di calore.
  • Miscela Miorilassante: Artrite, crampi muscolari, ferite.
  • Miscela Anti-Età: Ansia, sanguinamento, infiammazione, danno ai nervi, cicatrici, tumori, ferite.
  • Miscela Protettiva: Ascessi, raffreddore, influenza, supporto immunitario, MRSA, parassiti, morsi di ragno.
  • Miscela Calmante: Ansia, bruciature, infiammazioni, ferite.
  • Miscela Repellente: Repellente per insetti.
  • Miscela Disintossicante: Infezione ai reni e alla cistifellea, supporto al fegato.
  • Miscela Digestiva: Allergie, diarrea, parassiti intestinali, palle di pelo, ulcere, vomito.

Nota:
L' Incenso di doTERRA è una miscela di oli essenziali estratti dalle tre specie di boswellia più pregiate e terapeutiche).


INTOSSICAZIONE DA OLI ESSENZIALI

Origine di un'intossicazione:

Le circostanze in cui si presenta un'intossicazione sono volontarie: è la mano dell'uomo che applica una dose eccessiva di olio essenziale, e il gatto che si lecca e lo ingerisce aggrava il fenomeno.
Per fortuna l'assorbimento dell'olio per ingestione accidentale è limitata: ha un gusto così cattivo che il gatto comincia a sbavare e qualche volta vomita, cosicché si limita notevolmente la quantità ingerita.

Sintomi di un'intossicazione:

Si tratta generalmente di lesioni cutanee: dall'arrossamento fino ad una bruciatura di 1° grado, la cui causa sono tutti gli oli essenziali contenenti fenoli ed aldeidi aromatici, sopratutto se non sono stati opportunamente diluiti. Si può constatare in seguito una perdita del pelo temporanea o definitiva.
Per precauzione, prima di utilizzare un olio, conviene, oltre a diluirlo, fare un test su una piccola parte del corpo.


Altri effetti di intossicazione, oltre ad eritemi e perdita di pelo, possono essere anche disturbi neurologici, come atassia e tremore. Si è potuto constatare che i sintomi osservati di solito siano moderati e reversibili.
Qualche raro caso ha mostrato disturbi digestivi come vomito o diarrea... ma attenzione: in rarissimi ed estremi casi, l'intossicazione si è rivelata mortale.

Cure in caso di intossicazione:

In caso di intossicazione esterna, non serve sciacquare con acqua, perché gli oli non sono idrosolubili, bisogna lavar via con uno shampoo o, ancora meglio, utilizzare generosamente un olio vegetale prima di lavare.

Per un'intossicazione orale, bisogna far ingoiare olio vegetale (di girasole, di oliva, o ancora meglio di paraffina che non viene digerita e finisce pari pari nelle feci).


In definitiva: attenzione al'automedicazione. Consultare un esperto prima di prendere iniziative, se non si ha già un po' di conoscenza alle spalle.


Utilizzare in assoluto oli essenziali purissimi, di grado terapeutico, per non avere sgradite sorprese.

Ripeto: DILUIRE! SEMPRE! TANTO!



Questo contenuto è a solo scopo informativo, in quanto non è destinato a diagnosticare, trattare o curare alcuna malattia. In caso di problemi di salute, si consiglia di consultare un medico.

Per ulteriori informazioni sull'uso di questo olio o su come procurarsi i migliori oli che io abbia mai provato ed essere seguiti personalmente da me, potete scrivermi su un messaggio privato qui oppure mi trovate su Facebook come Sara Rogai Santillo e mi trovate pure sul blog La parola di Saggezza

Commenti

  1. Ciao Sara e grazie per le tue indicazioni.
    Vorrei chiederti un consiglio: al mio gatto, che ha 13 anni, è stata diagnosticata una pressione troppo alta, che però con le cure farmaceutiche si è ridotta poco. Vorrei pertanto provare ad aggiungere un olio essenziale CPTG, e avevo pensato ad Incenso, che è indicato solitamente anche per problematiche di pressione. Avevo pensato ad una diluizione 1/25 e all'applicazione di una goccia, prima spalmata sulle mie mani, dietro alle orecchie. Tu cosa mi suggerisci? Dovrei diluire di più? Applicarlo una sola volta al giorno o a giorni alterni? Mi sai aiutare, visto che sul Web ho trovato indicazioni molto discordanti tra loro? N:B: Vorrei riuscire ad avere dei risultati positivi in breve tempo, senza ovviamente danneggiare il micetto!

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    Risposte
    1. Ciao. Io penso che a giorni alterni sia l'ideale!
      Una goccia in almeno mezzo cucchiaino di olio vettore.
      Oli ancora più indicati per la pressione è adatto al gatto sono la lavanda (una goccia in almeno un cucchiaino) e la maggiorana (una goccia in almeno due cucchiaini).
      Se fai una miscela dei tre seguendo le proporzioni ( una goccia ciascuno in almeno tre cicchicucce mezzo di olio) probabilmente è più efficace.
      Puoi anche mettere questi oli nel diffusore, ma lasciando sempre la porta aperta, in modo da poter uscire se sente che è troppo per lui.

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  2. Ciao Sara.
    la mia gatta di 20 anni, in cura per lieve insufficienza renale, cuore leggermente ipertrofico ma non curato con farmaci, con intolleranze alimentari curate con alimentazione adeguata, presenta da qualche anno sintomi simili a un lieve raffreddore (i veterinari hanno stabilito che dipende da gola e naso di un anzianotta, e non vale la pena stressarla con troppe indagini, tanto più che potrebbe essere rinite allergica).
    In casa ho il vaporizzatore elettrico per olii essenziali. Quale potrei usare per dare sollievo alle vie respiratorie? lei passa il suo tempo nella mia camera da letto che è molto piccola, quindi dovrei probabilmente diluire molto.
    ti ringrazio, anche da parte di Trudy <3

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